Ecco una breve raccolta delle regole fondamentali del bon ton della sposa da tenere presente per il giorno del vostro matrimonio.
Sei sicuri che il “bon ton” sia caduto in disuso, e che il galateo sia niente più che un vecchio libro?
Se si può certamente dire che alcuni aspetti del matrimonio si siano decisamente “ammorbiditi” – specie in questi ultimi anni – è anche vero che le buone maniere non passano mai di moda.
Così come l’eleganza.
Non sto parlando di regole scritte da qualche borioso nobiluomo che vive in un castello fuori dal mondo, ma di vere e proprie regole d’oro del vivere che tutte le spose dovrebbero rispettare.
Altrimenti, lo scivolone è dietro l’angolo.
Il codice sociale, quello non scritto, attiene spesso al buon senso, ma in un giorno così intenso come quello del matrimonio, alcuni dettami – anche quelli più scontati – rischiano di essere dimenticati.
Meglio quindi ripassare assieme le regole fondamentali del bon ton della sposa, per evitare di commettere gaffe imperdonabili (e che verranno prontamente ricordate dalle invitate più velenose).
Sei una sposa rock o alternativa? Queste regole valgono anche per te.
Inviti e partecipazioni
Giochiamo d’anticipo: gli inviti al matrimonio devono essere spediti almeno con 3 mesi d’anticipo. Questa è una regola delle più ferree, e per questo tra le più trasgredite.
Due sono le cose fondamentali che devi tenere a mente: prima invierai le partecipazioni e prima le persone potranno organizzarsi per esserci, ma soprattutto prima riceverai le risposte.
C’è sempre l’amico che si è trasferito all’estero, quello che ha molti impegni lavorativi, chi di solito in quel periodo prende le ferie, chi deve gestire il figlio appena nato o il papà anziano… ma anche chi è semplicemente un ritardatario cronico.
Sarebbe bellissimo che tutti gli invitati ti rispondessero subito e in maniera affermativa, ma sappi che non sarà così. E quel benedetto foglio excel con il tableau de mariage lo dovrete revisionare almeno mille volte.
Una postilla: se stai pensando invitare qualcuno per fare bella figura, ma con sotto sotto la speranza che questi non partecipi… sappi che non funzionerà.
Va bene il bon ton, ma se un parente proprio non lo puoi vedere o a quella vecchia amica non hai ancora perdonato quel torto, non sei obbligata ad invitarli!
Come sono fatte le partecipazioni
Mai e poi mai scrivere le indicazioni per il regalo di nozze sulle partecipazioni. Ricevere regali sgraditi non è di certo bello, ma i 27 numeri dell’IBAN scritti sotto alla tua bellissima calligrafia (perché le scriverai a mano, vero?) non si possono proprio vedere!
Se invece non vuoi inviare due buste, non vuoi aspettare che te lo chiedano gli invitati, o non hai modo di comunicare di persona con questi, abbi almeno l’accortezza di spedire le indicazioni per il regalo in un biglietto a parte.
Ricordati che le partecipazioni dovrebbero lasciar intendere lo stile del matrimonio: se per il tuo grande giorno hai già scelto i colori o il tema, richiamali direttamente sugli inviti.
Il ritardo della sposa
Ampissimo e dibattuto argomento, in tema di bon ton della sposa: ritardo sì o ritardo no?
Diciamo ritardo… nì.
Si tratta comunque di un elemento della tradizione e al contempo di una grandissima fonte di irritazione – quando non addirittura di disperazione – per parroco e invitati.
Il ritardo della sposa è un elemento che può aiutare a creare la giusta atmosfera e a far salire la tensione tra i partecipanti alla cerimonia, ma non deve essere eccessivo. Cinque o dieci minuti di ritardo saranno sufficienti a far sì che tutti gli occhi siano puntati sul portone d’ingresso della chiesa e su di te.
Eviterete così i grandi sbuffi, le scocciature, le nonne che si stancano, e le malelingue del tipo “chissà se arriva o se ha cambiato idea”.
L’ingresso della sposa
Ripercorriamo le tappe.
Ti sei preparata, e sei bellissima. Teoricamente non dovrebbero esserci stati imprevisti durante la vestizione, anche perché avrai avuto al tuo fianco – oltre a tua madre e alla tua testimone – un professionista che ti avrà aiutato, con la scusa delle foto, a scandire con precisione i tempi di questo rituale.
Hai già capito che puoi ritardare al massimo di dieci minuti il tuo ingresso in chiesa.
Sai come si arriva nel modo giusto davanti all’altare?
Tradizione vuole che tu sieda sul sedile posteriore dell’auto assieme a tuo padre. Per facilitare le cose ricordati di entrare sempre dal lato sinistro dell’auto (da dove entrerà anche tuo padre) e di spostarti poi sul sedile di destra. L’autista farà in modo di fermare l’auto avendo la chiesa sul lato destro, da dove potrai comodamente uscire.
Prenditi qualche secondo prima di scendere dall’auto: è un momento prezioso. Fuori ci sarà il tuo fotografo ad attenderti, lo sguardo di tutti gli ospiti su di te, e il tuo futuro marito che starà trattenendo il fiato per l’emozione.
Datti il tempo di scendere nel migliore dei modi: eleganza e fretta non vanno di pari passo.
Tuo padre ti aprirà la portiera, tu scenderai e ti allontanerai di qualche passo, permettendo alle damigelle di sistemarti il vestito ed il velo.
E’ buona regola che in questo frangente tu non faccia attendere lo sposo: uno sguardo per comunicare con le tue più care amiche sarà più che sufficiente, mentre il tuo fotografo saprà cogliere gli attimi e le emozioni senza che tu debba metterti in posa.
Se invece sei la sposa rock dell’introduzione, e per portarti in chiesa sarà una moto ruggente, dovrai per forza rivedere alcuni di questi passaggi.
Il bouquet della sposa
Forse non lo sai, ma secondo il galateo il bouquet dev’essere scelto dal futuro marito. Dev’essere infatti lui a ordinarlo e a fartelo recapitare a casa la mattina delle nozze.
Nel bon ton il bouquet è identificato come l’ultimo regalo da fidanzati.
Lascia quindi da parte il tuo maniacale desiderio di controllo e permetti al tuo uomo di prendere questa bellissima decisione. Saprà stupirti più di quanto credi e, se proprio non dovessi fidarti del suo gusto, puoi sempre cercare di indirizzare un po’ la scelta.
Un’altra regola per te: il bouquet non è un microfono né una pochette.
Capisco che nel giorno più bello della tua vita probabilmente non farai caso a come terrai il bouquet, ma ti assicuro che potresti pentirtene amaramente… soprattutto quando ti troverai a scegliere gli scatti da mettere nell’album di matrimonio.
L’armonia che devi ricreare tra la tua postura, il tuo vestito e il prezioso ornamento floreale trasmetterà tanto della tua personalità.
Come tenerlo poi è presto detto. Se è tondo si porta con due mani, se è a fascio con una mano sola. Sempre all’altezza dell’ombelico.
Il momento delle foto
Sfatiamo un mito: in un reportage il “momento foto” non dovrebbe neanche esistere (o quasi). E’ solo una scusa inventata da alcuni fotografi con poco estro per rapire gli sposi e cercare di fare qualche bello scatto.
Ben venga una mezzora da dedicare alle foto di te e tuo marito durante il giorno più bello della vostra vita – servirà anche per creare una parentesi lontana dal caos della festa, di intima condivisione e scherzo con il tuo uomo.
Sappi però che il tuo fotografo sarà in grado di cogliere i momenti più preziosi e la vostra gioia senza dovervi necessariamente rapire per ore.
Ricordati infine che una cosa è vera: le foto spontanee, quelle senza posa, saranno i ricordi più emozionanti del tuo matrimonio.
Niente sorrisi artificiali, quindi, né foto cliché, né mani nelle posizioni furbe o posizioni imbarazzanti.
Il fotografo che hai scelto con cura saprà cogliere molte più sfumature di quante riuscirai tu a percepirne.
Se proprio non vuoi rinunciare al fatidico “momento foto”, tieni a mente due principi:
- non sforare i 30 minuti
- assicurati di aprire il via al buffet!
Per gli ospiti infatti non c’è niente di più fastidioso che dover aspettare gli sposi al caldo, accanto a succulenti piatti e senza poter neanche bere un bicchiere.
Durante il ricevimento
Il galateo impone regole chiare già per quanto riguarda la disposizione dei tavoli del banchetto nuziale. Si può dire che queste siano ad oggi per lo più disattese e che, fortunatamente, tu possa liberamente scegliere chi avere vicino in questo stupendo giorno (oltre a tuo marito, ovviamente).
Se opti per il classico tavolo reale, la seduta dovrebbe essere così fissata: tu dovrai stare alla destra di tuo marito con alla tua sinistra il padre dello sposo, la tua testimone, tuo padre e un secondo testimone.
Si tratta di un’impostazione decisamente rigida, che negli anni ha lasciato spazio a combinazioni ben diverse. Può tornarti utile però per toglierti dall’impaccio di dover decidere come far sedere i parenti: scegliere il bon ton in questo caso potrebbe essere una buona scusa proprio per non dover scegliere.
Una regola d’oro invece non dev’essere dimenticata: gli sposi dovranno girare tra i tavoli e conversare con tutti gli invitati.
E’ preferibile che tu e tuo marito vi muoviate assieme, in modo da non dover passare tutta la giornata separati, ma sappi che il bon ton della sposa impone che di prestare uguale attenzione a tutti gli invitati. I tuoi amici e i suoi amici da questo momento saranno indissolubilmente i vostri amici, quindi è giusto dedicarsi a tutti.
Ti ricordi cosa ti ho detto a proposito del non invitare quel parente che non volevi venisse?
Ovviamente è venuto, e devi pure parlarci assieme… decisamente non il massimo in questo grande giorno, vero?
La madre della sposa
Forse non te lo aspettavi, ma tua madre avrà un ruolo cruciale nel giorno del tuo matrimonio.
La mamma della sposa è infatti la vera e propria padrona di casa. Dovrà raggiungere per prima il luogo della cerimonia e accogliere gli invitati che aspetteranno l’arrivo degli sposi.
Il galateo vuole che tua madre ti aspetti sulla porta d’ingresso della chiesa e si sieda per ultima sia durante la cerimonia, che durante il ricevimento.
La giornata è finita: i ringraziamenti
Dulcis in fundo, i ringraziamenti. La regola del bon ton meno rispettata in assoluto.
Il giorno del matrimonio è stato incredibile, la luna di miele una favola ed ora sei rientrata alla vita di tutti i giorni.
E’ questo il momento giusto per ringraziare le persone che, in quel giorno meraviglioso, hanno contribuito con la loro presenza o i loro pensieri.
L’etichetta vuole che gli sposi abbiano cura di scrivere a mano i ringraziamenti verso tutti coloro che hanno fatto loro un regalo. Si tratta però di una regola talmente trascurata che anche un semplice Whatsapp di ringraziamento, purché personalizzato, attrarrà bellissimi commenti sulla tua persona e sula tua sensibilità… provare per credere.
Bonus tip
L’album delle nozze sarà il ricordo più prezioso del tuo matrimonio.
Custodiscilo con affetto e con un pizzico di gelosia. E ricordati di mostrarlo solo a chi te lo chiederà: altrimenti, l’effetto serata diapositive degli anni ’80 sarà dietro l’angolo.
Adesso sei pronta a tutto
Che tu sia arrivata a bordo di una carrozza trainata da cavalli, su una lussuosa auto d’epoca (ovviamente bianchissima), o su una moto rombante, poco importa: il bon ton della sposa non andrà mai fuori moda, e vale la pena di rispettarlo.